Usiamo Solo il 10% del Nostro Cervello

Ci hanno sempre detto che usiamo solo il 10% del nostro cervello. Ebbene, è una bufala!

L’idea che sfruttiamo poco il nostro cervello e addirittura in misura minima, quantificabile in un misero 10%, ha origini molto remote. Risalirebbe a Jean Pierre Flourens, padre fondatore delle scienze cognitive moderne, la convinzione che alcune parti del cervello sono assolutamente inutili e questa ha influito notevolmente sulle successive ricerche.

Nel 1890 due psicologi di Harvard, William James e Boris Sidis, hanno condotto degli esperimenti sul figlio di Sidis, William, affinché incrementasse il suo quoziente intellettivo (QI) a circa 250-300 (Einstein aveva “solo” 160). Con questa ricerca hanno voluto dimostrare che il cervello umano possiede una riserva nascosta di energia mentale e fisica. Conclusione di William James, in The Energies of Men,  fu che l’uomo fa uso solo di una piccola parte del proprio cervello. Mentre Boris Sidis affermò che l’uomo medio usa solo il 10% della capacità mentale latente.

Negli anni ’20 e ’30 dello scorso secolo, lo psicologo Karl Lashley diede nuova linfa al mito dell'”usiamo solo il 10% del nostro cervello” conducendo una serie di esperimenti sul cervello dei ratti, in particolare sul rapporto massa/funzioni cerebrali.

Lo Stesso Albert Einstein contribuì, questa volta scherzando sul genere umano, ad alimentare il mito con la sua celebre frase:

Ci sono persone talmente stupide che usano soltanto il 10% del loro cervello.

Per fortuna il campo delle neuroscienze ha avuto un balzo prodigioso dalla prima metà del ‘900. Il nostro cervello, infatti, pur costituendo solo 1/40 della massa complessiva del nostro corpo, consuma circa il 20% delle nostre riserve energetiche. Questo sarebbe insensato se fosse vero che usiamo solo il 10% del nostro cervello!

Recenti studi (di Rachel C. Vreeman e Aaron E. Carroll) hanno dimostrato che nessuna parte del cervello umano è pienamente attiva o dormiente e che la non funzionalità di queste zone del cervello non tocca il 90%.

Ma, ragionando per assurdo, potremmo anche porre la questione in questo modo: Se dal nostro cervello, che pesa 1,4Kg, rimuovessimo il 90%, cioè quello che è inutilizzato, ci rimarrebbe una materia cerebrale di soli 140g, che è la stessa che possiede una pecora.

Inoltre, i casi clinici di pazienti affetti da ictus cerebrale dimostrano che lesioni, anche piccole, al cervello comportano gravi conseguenze al paziente che portano a stati vegetativi e alla morte.

La verità non è ancora ben definita, forse usiamo le nostre potenzialità all’1% o forse al 99%, ma non a quella soglia del 10% che, come abbiamo detto, ha motivazioni grette e non scientifiche.

Personalmente, sono tra quei sostenitori della teoria dell’1% e il film Lucy di Luc Besson rappresenta magnificamente le potenzialità che l’uomo ha se solo capisse come sfruttarle.